Possiamo disporre i differenti disturbi di personalità lungo un continuum dall’estremo dell’eccesso di dipendenza all’estremo dell’eccesso di autarchia. In questa prospettiva il sintomo non riveste molta importanza: non stiamo cercando connessioni rigide tra i due poli, famiglia e sintomo come nel purismo sistemico, piuttosto tra tre poli: famiglia, soggetto e sintomo in una prospettiva multidimensionale. Il sintomo non è percepito tanto come messaggio, ma come un mezzo per esprimere la sofferenza e per difendersi dalla sofferenza stessa: molti sintomi di dipendenza, come i disturbi alimentari, l’alcolismo, la tossicodipendenza, la ludopatia (il gioco patologico) assumono questo duplice significato. La famiglia non determina il sintomo, bensì forgia la personalità del soggetto, che sceglie il suo sintomo nell’ambiente socio-culturale circostante. La teoria dell’attaccamento ci offre un modello concettuale delle modalità attraverso le quali la famiglia costruisce i tratti di personalità del soggetto.

Stefano Cirillo, psicologo e psicoterapeuta della famiglia, dirige, con Matteo Selvini e Anna Maria Sorrentino, la Scuola di psicoterapia della famiglia di Milano "Mara Selvini Palazzoli".