seminario: Il sogno in terapia familiare: come , quando e perché
Relatore:
Relatore: Dott.Gennaro Galdo
Dopo la scoperta del sistema glinlinfatico ,una sorta di sistema linfatico che durante le ore notturne si costituisce negli spazi intergliali collegandosi con il sistema linfatico e permettendo così la rimozione dei cataboliti dell’attività neuronale accumulatisi nelle ore diurne,è ora possibile ipotizzare una funzione del sonno legata ad esigenze neurofisiologiche dei mammiferi.
Ma resta il dilemma del sogno. Perché sogniamo ? E’ ancora il sogno il guardiano del sonno come affermava Freud? Oppure , come ipotizzato dall’onirologo marsigliese Jouvet , il sogno svolge la funzione di guardiano dell’io?: E che dire di altre possibili ipotesi come quella del dialogo interemisferico ( Bertini) che nel sonno ricostituirebbe l’equilibrio tra emisfero destro ed emisfero sinistro, modificato dall’attività diurna nella quale l’emisfero sinistro prevarrebbe su quello destro? Non dimentichiamo che di fronte a problemi esistenziali e logici molto complessi, sembrerebbe che nell’attività onirica si aprano nuove strade, come suggerisce la saggezza popolare : “se hai un problema , dormici sopra”, confermata anche da dati sperimentali. Che i sogni potessero avere una funzione “sciamanica” era noto fin dall’antichità, ma che potessero averne anche una euristica ( molte scoperte scientifiche, inclusa quella concernente i neurotrasmettitori, sono avvenute a dire dei loro autori durante il sogno) è un dato relativamente recente.
Il tutto si complica quando un terapeuta familiare è chiamato a commentare o a leggere un sogno “in famiglia”. Qui ci aiuterà certamente un atteggiamento di sana curiosità e di pratica interdisciplinare… A chi se non a noi relazionali il compito di ritessere le fila tra discipline anche lontane ?
DATA E LUOGO:
10 NOVEMBRE 2017
Piazza Bovio,33